Ciao Nicola, grazie per aver creato questo spazio virtuale, non sapevo dove e con chi condividere questa immensa perdita. Io sono una Nandless da tanti anni, da quando nel 1986 è scomparso il Piccolo Teatro di Pontedera il gruppo teatrale di cui ho fatto parte.

Nei poco più di dieci anni della vita del gruppo ho avuto Nando come amico e compagno di viaggio. La sua collaborazione con noi del PTP, in primis con Roberto Bacci, e il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale ha segnato l’attività di quegli anni eroici a Pontedera. Il suo contributo di teorico militante è stato fondamentale da subito, dall’incontro dei Teatri di Base a Casciana Terme nel ‘77, al Festival di Santarcangelo del ‘78, fino al bellissimo convegno Le pratiche del Narrare a Livorno nel ‘82, solo per ricordare alcuni momenti. Nando ha poi firmato la drammaturgia, o meglio la sceneggiatura come lui preferiva dire, degli ultimi tre spettacoli del PTP: Il Giardino - trascrizione per sei attori da "Visnevyi Sad di A.P. CechovZeitnot LGrande Sera. Anche per un mio monologo ispirato a La Voix Humaine di Jean Cocteau, Il Macello, il suo contributo è stato decisivo. Gli avevo raccontato del mio progetto prima di accompagnarlo in un seminario a Modena sul rapporto fra drammaturgia e lavoro dell’attore, dove mi aveva chiesto di fare una dimostrazione di lavoro. Subito si era messo in moto con consigli non solo letterari ma soprattutto metodologici per il lavoro di ricerca in sala. Nando era estremamente generoso, ho ancora alcune sue lettere di allora indirizzate a me o a tutto il gruppo. Sono lettere che parlano del significato di una parola chiave in quel momento: cambiamento. Sul finire degli anni ’80, un’epoca era irrimediabilmente finita e i ciliegi, come quelli del nostro e suo spettacolo Il Giardinoerano ormai destinati ad essere abbattuti. Nando ha tentato in tutti i modi di aiutarci e scongiurare la fine del nostro gruppo. L’ha fatto entrando con il bisturi della sua intelligenza scientifica e poetica di uomo di teatro, di grande studioso, l’ha fatto mettendosi in gioco in prima persona ma insieme abbiamo fallito l’impresa. Nando, mi sei mancato e mi manchi. Grazie.

 

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